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21/10/2023

Restare o tornare? Il dilemma di chi ha lasciato la Basilicata
di Michele Lacava

 

Se si considera la sua posizione geografica, la Basilicata si colloca al centro del Mezzogiorno tanto da poterne essere considerata il cuore. Un cuore che, tuttavia, va raggrinzendosi sempre di più per quanta linfa vitale sta disperdendo al di fuori dei suoi confini. La nostra regione, infatti, è una di quelle che sta subendo maggiormente lo spopolamento dei suoi territori, un fenomeno che coinvolge tutto il Sud Italia ma colpisce soprattutto le aree interne e i piccoli centri abitati che si vedono così minacciati nel proprio sviluppo e nella loro stessa esistenza. I paesi lucani, ogni anno perdono decine e decine di giovani che scelgono di trasferirsi nelle grandi città del resto d’Italia per motivi di studio, di lavoro o anche solo per recidere il cordone ombelicale e provare a mettersi in gioco al di fuori dalla propria comfort zone. E così accade che già dopo un paio d’anni di permanenza in città ci si ritrova inurbati e si abbandona, almeno per il futuro prossimo, la prospettiva di un eventuale ritorno a casa.

Già, perché tornare a ristabilirsi nel paese natìo ripristinando le vecchie abitudini dopo l’esperienza cittadina, può rappresentare un vero e proprio trauma per molti ex emigranti. Capita, infatti, che gli amici con cui si sono condivise infanzia e adolescenza si siano trasferiti e stabiliti altrove, e i parenti siano stati decimati dal tempo e dalle malattie. Inoltre, le opportunità lavorative e i comfort di un paese non sono le stesse che offre una realtà cittadina; quindi, ci si ritrova catapultati nuovamente in un mondo rimasto tale e quale a come lo si aveva lasciato che non è più in grado di soddisfare le proprie esigenze e le proprie aspettative.

Questo conflitto, che coinvolge la sfera interiore e, talvolta, si estende anche alle relazioni sociali e interpersonali andandole a minare, si aggiunge al quadro sintomatico di un nuovo morbo sociale che aggredisce i luoghi natali e può scoraggiare il rimpatrio di molti. Ma che succede, invece, quando il legame con il luogo natìo è rimasto ben saldo? Oppure, quando per cause di forza maggiore, si è costretti a tornare a casa? Accade che il rientro può essere l’occasione per posare finalmente (e forse definitivamente) il bagaglio di esperienze e competenze acquisite altrove, e provare a metterle a frutto per contribuire allo sviluppo o al risollevamento delle comunità in cui si è nati e cresciuti. Perché, così come arriva per tutti il momento di restituire ai propri cari le cure e le attenzioni ricevute nel corso della vita, arriva anche il tempo e la necessità di accudire la terra in cui tutto è cominciato.

Michele Lacava
Centro Studi Leone XIII

 

 

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