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18/09/2022
IN THE FLUID SOUND Galleria virtuale della pittrice Tiziana Rasile |
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TITOLO: Nel fluido suono
TECNICA: Olio su tela
DIMENSIONI: 100X100
TITOLO: Nel bagliore s'immerse
TECNICA: Olio su tela
DIMENSIONI: 100X100
TITOLO: Nel fragile bagliore di un essere...
TECNICA: Olio su tela
DIMENSIONI: 60X80
TITOLO: Nel bagliore che accarezza l'istante
TECNICA: Olio su tela
DIMENSIONI: 50X70
TITOLO: Passaggi sospesi
TECNICA: Olio su tela
DIMENSIONI: 50X50
TITOLO: Lumi in trame
TECNICA: Olio su tela
DIMENSIONI: 50X50
pagina Facebook Tiziana Rasile ART | |
https://www.instagram.com/rasilet/ | |
tizianarasile887@gmail.com |
NEL FLUIDO SUONO |
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Suggestione poetico testuale a cura di Angela De Nicola |
Sono. Dentro e fuori dal Caos, barcollo, balugino e dondolo: cerco il raggio di pace al confine del SONO.
Tra rumore di oceaniche, infinitesimali, sperse e sparse onde sonore, completamente immersa nel silenzio abissale, la forza dell’essere ancestrale, ecco, si distende, ancora una volta, ancora.
Sono. L’inizio, la fine, il confine si concentrano nell’incalcolabile forza del primo abbaglio. Mi accendo inconsapevolmente nel Qui e Ora senza nulla sapere ed è la forza del non sapere ma essere la causa prima del mio definito. Dunque, ecco, sono.
Prima indefinita forma, primo presente, primo passato e primo futuro, s’incendiano, si ripetono. E sono Bomba già pronta che esplode.
Di meraviglia inconsapevole, tuono di vita che sta per essere, il bagliore che sarà.
Squarcio l’infinito scorrendo come acqua, varcando come aria, impastando appena come terra, consumando il fuoco che dal nulla fu destinato a iniziare. Tra infinita acqua ancestrale, avvolto in aria purificata, sono il centro pulsante della forza che strappa ancora una volta la ferita immensa del Buio e convogliando l’enigma del Non C’è con la forza del primo vagito, mi ripeto ancora.
Perciò ancora e ancora sono. E sono perché suono. Perché vibro, perché inizio a vibrare dal cosmo che nell’infinito indefinibile del tempo, che nel sempre e da sempre è, collocandosi con se’ stesso, sta.
Aurea corolla ero e ancora testardamente sono, molecola preziosa dell’istante che vivifica l’universo.
Io sono eternamente e ripetutamente.
Sono il tempo interiore, la variabile e la legge, il fisso e il mobile, l’adesso e il dopo, l’eterno, l’invincibile forza, l’emotività. Sono l’uno che diventa molteplice e il molteplice che resta uno: e scorro, scorro, sempre sto dinnanzi ma passo, sempre rimango e vado.
Sono il punto, lo squarcio che apre la meraviglia, la ferita che si è aperta e che nessuno sarà in grado di ricomporre.
Sono acqualuce, abbacinante e opacissima, gloriosa e orribile, vitrea e fangosa. Pervado, gioisco e soffro, non posso più non essere dal momento che sono, mai più. Ho impastato e riassunto tutte le forme, il loro sorgere e il loro finire. Io resterò, anche quando me ne sarò andato, quando sarò finito, consumato, distrutto.
Inafferrabile, pieno, indefinito, frammento di tutti gli istanti possibili, sono il viaggio, l’arrivo, la partenza e il ritorno: e avvolgo, ammanto, sibilo … in mulinelli, in forza centrifuga, nel lentoveloce che incessantemente cerca ed incessantemente trova.
Chi mai mi distruggerà? Resterò il puntino abbacinante nel grande Tutto, rimarrò per sempre la Visione … e la Guerra infinita e la Pace inaudita e la Luce Diversa che non si scinde, perché il mio reale è il mio fluire, perché mi fermo in una forma, tuonando e facendo luce e poi fluisco ma non per passare, mai per passare … per restare, sì, per voler restare … e per ritornare ed essere tra tutto e tutti l’eterno appena svelato, la grazia accolta e dissolta, la nuova Verità: radice di generazione eterna. Pulviscolo di ogni fine e Madre di ogni inizio per sempre, innamorati.
Angela De Nicola
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