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02/06/2021
Festa della Repubblica: Riflessioni |
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di Nina Chiari |
Celebriamo oggi la "festa della Repubblica italiana", che dovrebbe essere la celebrazione della democrazia e della libertà, in un tempo in cui la democrazia è in crisi. La gravità dei problemi da affrontare trova sempre più difficile soluzione, perché la Politica opera sul contingente e nel breve termine e non su una visione di lungo periodo che possa garantire benefici duraturi per i cittadini e per i Paesi.
Il sistema politico italiano è degenerato fin dai tempi della Prima Repubblica, a cui è seguita la personalizzazione della politica basata sui partiti di plastica, sui congressi karaoke e su falsi problemi.
Vi siamo trovati nella Terza Repubblica con una situazione deflagrata in campo finanziario economico e sociale, con in più il fenomeno non governato dell'immigrazione.
L'Italia, dove ancora siamo divisi sull'origine della nostra Repubblica, è un Paese dove una senatrice testimone dell'Olocausto viene contestata per fare "uso di parte" della democrazia storica. Non c'è visione condivisa di società fondata su valori etici morali e civili né del loro sviluppo. Ma c'è opacità del sistema dei Partiti che tuttora sono associazioni private. Siamo passati dalla rappresentanza alla rappresentazione, amplificata da annunci iper-semplificati sui Social da parte della Politica.
Manca il passaggio da suddito a cittadino, che avviene attraverso l'educazione alla democrazia.
Premesso che la politica richiede preparazione, dedizione, competenze e capacità, che non sono improvvisabili, occorre ricostituire un tessuto, distrutto dalla società individualizzante, fatto di associazioni, realtà territoriali, luoghi di incontro, discussione, confronto e condivisione.
C'è bisogno di una politica più garbata e meno violenta, ma anche di una domanda di Politica più vicina ai cittadini, partecipata, e consapevole del senso del bene comune, tanto caro ai filosofi dell'antica Grecia, che però dopo 2500 anni, ha ancora difficoltà ad affermarsi come categoria politica e civile.
C'è bisogno di una democrazia fondata sulla ragione e sul cuore in perfetta alchimia, perché è di esseri umani che di parla e non di oggetti di analisi.
Non bastano discorsi di occasione.
Come si fa a pensare al tutto che trascende e rafforza l'individuo e la sua libertà, e non lo nega né lo minaccia, se viviamo nella società della solitudine?
Anche oggi, come ogni anno, le Frecce tricolori che passano sul nostro Paese emozionandoci e abbracciando quell' "essere tutti più soli", siano stimolo a rendere concreti gli ideali, i valori e i principi dell'unità e della libertà, della dignità della persona umana e della giustizia.
Nina Chiari
Centro Studi Leone XIII
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