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Il fascismo e il governo del "locale"

Partito e istituzioni in Basilicata. 1921 - 1940

di Elena Vigilante


Sin dall’inizio il fascismo si scagliò con forza contro l’«atomismo» della società liberale e la conflittualità tra le classi che la caratterizzava. Tra i suoi obiettivi ci fu dunque subito quello di aggregare la litigiosissima borghesia e di risolvere nella potenza dello Stato i contrasti tra capitale e lavoro. Lungo il ventennio, nel discorso pubblico del regime si consolidò la rappresentazione di una società pacificata in nome della grandezza nazionale. A partire da un angolo visuale rovesciato (quello di una realtà estremamente periferica), il volume si domanda se e come quel progetto fascista sia stato realizzato. La ricostruzione dei lineamenti e delle dinamiche del regime in una delle più remote periferie italiane com’era quella lucana, caratterizzata da poteri economici, politici e culturali «deboli» (e perciò certo anche più facilmente permeabili), permette di guardare all’Italia fascista «dal basso», nella prospettiva del rapporto tra centro e periferia. Come in una radiografia penetrante, che mostri da vicino le viscere più nascoste del regime.

Elena Vigilante è dottore di ricerca in Storia dell’Europa moderna e contemporanea e archivista libero professionista. Autrice di monografie, saggi e voci biografiche, per il Mulino ha pubblicato «L’Opera nazionale dopolavoro. Tempo libero dei lavoratori, assistenza e regime fascista» (2014).

 

Indice:

Prefazione, di Guido Melis
Nota introduttiva
I. Capitolo primo
1. Il fascio di Matera
2. Azioni e spedizioni del fascio materano
3. Il fascio di Potenza
4. Al Parlamento
5. Verso la costituzione della federazione provinciale
6. Prìncipi, triari e legionari in marcia a Foggia
7. Alla conquista delle amministrazioni
8. La conflittualità nei fasci
9. La «Reale commissione straordinaria» della provincia di Potenza
10. La fascistizzazione del consiglio provinciale
II. Capitolo secondo
1. Le competizioni politiche del 1924 e l’irresistibile ascesa dei gerarchi
2. Ristrutturazione del partito: conflittualità e ripercussioni nella gestione dell’amministrazione provinciale
3. La stretta centralistica e i gruppi di potere
4. La riorganizzazione territoriale: l’istituzione della provincia di Matera
5. I primi passi della nuova provincia
6. Le fazioni: la lotta interna a Matera
7. Dissidi all’indomani della nascita della nuova provincia
8. Il «centro» prova a istituire i sindacati fascisti
9. I Consigli provinciali dell’economia
10. La riorganizzazione del credito: il caso della Cassa provinciale di credito agrario per la Basilicata
III. Capitolo terzo
1. Il plebiscito: i deputati tra centro e periferia
2. La gestione del dopo terremoto del luglio 1930
3. Il direttorio federale
4. La trasformazione dell’amministrazione provinciale: presidi e rettori
5. I podestà del capoluogo
6. L’edilizia pubblica
IV. Capitolo quarto
1. Nuovi assetti di potere nella provincia di Matera (1929-1939)
2. Il Pnf e l’organizzazione dell’assistenza e della ricreazioneà
3. I provveditori
4. Le élite locali di fronte alla bonifica integralei
5. La colonia confinaria di Pisticci: un tentativo di bonifica «umana»?
Indice dei nomi

 

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