Libri
Il capolavoro di Vincenzo Buccino
La Mala Sorte
di studenti delle nostre scuole superiori, che ne fanno oggetto di lettura educativa in classe e a casa; di emigrati, cui piace commuoversi al ricordo della loro giovinezza, umile e quasi disperata, ora che - dopo sacrifici e umiliazioni - hanno raggiunto posizioni ragguardevoli e degne del massimo rispetto. Ma riavere fresca di stampa La mala, sorte è anche rendere omaggio all'arte giustamente lodata dello scrittore "nostro": uomo studiosis simo, discreto, fedele nell'amicizia, modestissimo nonostante i più lusinghieri riconoscimen ti della critica accademica e di quella militante, disponibile sempre, e disinteressatamente, ver so ogni iniziativa di singoli o di associazioni, che mirino all'avanzamento culturale della no stra regione. Tralasciamo volutamente le recensioni giornalistiche per ragioni di spazio e diciamo dei giudizi incisivamente consacrati in saggi critici significativi. Di lui ha scritto Marie Brandon-Albini, do cente di letterature neolatine presso l'Universi tà di Tours, in Francia, nella sua opera fonda mentale "Midi Vivant "-1965-Presses Uni-versitaires de France-Paris-Traduzione italiana: Ercoli Editore-Milano-1965.
Disponibili poche copie |
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"Il romanzo di Vincenzo Buccino, La mala sorte, è il processo alla società meridionale, condotto attraverso uno spirito or lirico or do lente ora invece satirico, irridente e dunque tragico, sempre efficace, in cui non mancano scene di uno spietato realismo. È il romanzo della secolare rassegnazione e della miseria contadina..." E poi, Tommaso Fiore, nel volume "Terra di Puglia e di Basilicata", Pellegrini Editore-Cosenza-1968-pag. 315, sull'opera di Vincenzo Buccino, da par suo, ha sentenziato: "II romanzo La mala sorte è una vigorosa pittura delle tristi condizioni sociali della sua terra, tradizionalmente arretrata. Di queste condizioni è vittima una coppia di giovani, che pur si amavano e avevano i loro sogni assai poetici, ingenuamente poetici. Però, quel che più impressiona, è la pittura, parte a parte, della decadenza sociale, dell'oppressione a mezzo dell'imbroglio di legulei, delle sopraffazioni scolastiche e, insomma, del la tradizionale violenza di chi, in un modo o nell'altro, domina a ragione e a torto. Il mondo contadino ne soffre e tenta invano di difendersi, ma non ha alcuna idea di organizza zione..." Un modo spicciativo per dire che La mola sorte è anzitutto opera storica, ma anche politi ca e sociologica. Inoltre, si confronti il giudizio che dell'ope ra e dell'arte di Vincenzo Buccino narratore ri-porta l'enciclopedia TUTTITALIA-EDIZIONI SADEA-SANSONI, Firenze Novara-Volume 20°-Puglia e Basilicata. Queste e molte altre ragioni hanno obbligato questa Collana a promuovere la ristampa del romanzo La mala sorte, forse (e senza forse) il più bel libro di narrativa per affrescare la nostra amatissima Contrada, in un ben preciso momento storico. Pasquale Tucciariello Foto di copertina: |