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15/05/2021

Oggi il cuore è muto.
Carissima Graziella, sei stata vita

 

Una vita che ha deciso improvvisamente di prendere il largo e andare via, lasciando dietro di sé una scia inutile e desertica di parole, parole che oggi paiono stinte, infondo proprio inutili.
Eppure a pensarci bene non è così, e credo ti faremmo un torto. Perché tu amavi molto le parole, la loro bellezza, e chi ti conosceva non poteva non ricordare di te quel franco sorriso, quel dialogare semplice, dimesso ma al tempo stesso autorevole che ti caratterizzava. Oggi forse ti chiameremo “vita che se ne va, lasciando a tutti noi domande aperte, parole umanamente quasi inservibili”.
Ma tocca proprio a noi qui oggi rispondere a tutte quelle domande, tocca proprio a noi riformulare le parole, una dietro l’altra, una per una. E lo facciamo qui, nella casa del Padre, un Padre da cui tu ritorni per rivolgere in prima persona - e forse anche un po' a nome di tutti - quelle tante questioni sulla vita cui molto probabilmente tu stessa nel corso dei tuoi giorni, non hai saputo dare chiara risposta. Siamo consapevoli che solo il Creatore potrà soddisfare gli interrogativi di ogni sua creatura. E, Graziella, non temere, le risposte te le darà, anzi credo te le stia già dando … a te, sì, come pian piano a tutti noi.
Hai conosciuto la durezza della vita, ma hai saputo farle fronte con la leggerezza impegnata e forte della cultura. Hai saputo - e per molto tempo - amare l’esistenza nonostante i colori scuri che si dispiegavano spesso nel corso del tuo tempo. Frequentemente quei tuoi tanti pensieri ti si leggevano sul viso in modo aperto, ma con altrettanta frequenza e con slanci autentici ed improvvisi, sapevi invitare chiunque ad amare quella stessa vita che tanto amareggiava e spingeva a quesiti estremi, chiaramente senza umane risposte.
Credo che la vita tu l’hai amata, proprio per il suo quotidiano combatterle, forse contro, forse a favore.
Ma se è vero che ognuno di noi è tanto umano quanto al tempo stesso è divino, chi ti ha conosciuto non può ricordare di te la generosità, spesso anche celata e sommessa dietro quei gesti semplici che sapevi regalare all’improvviso: una telefonata, una citazione dai classici che hai sempre amato, un pezzo di crostata fatta in casa, un saggio sul sito del nostro Centro Studi di cui hai visto e caldeggiato gli esordi.
Sì, siamo umani e divini al tempo stesso, Graziella cara. E se questa umanità a volte ci trafigge e ci crocifigge, è anche vero che la divinità che è in noi ci dà risposte inaspettate: tu volevi pace, certo, e l’hai cercata in un gesto estremo che ci lascia umanamente senza fiato. Ma sappiamo che Dio sa trasformare sempre ogni ferita in feritoia d’Amore e dunque siamo certi che, da Padre Misericordioso, trasformerà questo squarcio in risposta di Luce, prima di tutto per te stessa e poi per chi come noi, rimane.
Non ci sono molte altre parole oggi, Graziella: tu ci lasci così, certo, ma la tua vita ritorna a noi tutti, tuoi amici, come Risposta Viva e trasformata dal Padre, di modo tale che noi non ti chiameremo più “andata via” ma “ritornata nella Misericordia”, un ritorno che passa ancora una volta attraverso l’attributo più bello dell’Amore, il Perdono: è questa la risposta più sicura, l’unica, alle domande cui, diversamente, nessuno potrà trovare pienezza di significato. Noi ti ricorderemo per quello che hai saputo dare a tutti e che certamente da Dio oggi stesso ti verrà ridonato: Vita tolta eppure ridata, abbraccio che tu stessa ridonerai in maniera diversa a Patrizio, ai tuoi familiari e a tutti quelli che ti hanno conosciuto.
Viaggia tranquilla ora cara Graziella e non temere, perchè il nostro sarà uno degli arrivederci incredibilmente più ricchi di significato.

Angela De Nicola, Centro Studi Leone XIII.
Rionero, 15 Maggio 2021

 


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