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21/03/2021
Il Centro di Geodesia Spaziale di Matera e il NGEU, la Regione intervenga |
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di Francesco Vespe, Pasquale Tucciariello |
Nella presentazione del suo programma di governo fatta al parlamento, il presidente Draghi ha fatto riferimento al settore aerospaziale come fra quelli che possono entrare nella programmazione per il New Generation EU (da ora in poi NGEU). Prima però di cercare di capire il senso di questo riferimento, occorre richiamare gli indirizzi che l’UE vuole dare alla NGEU. Il NGEU deve essere finalizzato a promuovere la transizione verde ed il digitale, per la creazione di lavoro “smart”, sostenibile ed inclusivo, per la promozione della coesione sociale e per il ri-equilibrio fra i diversi territori, per la salute e, soprattutto, per la promozione di politiche per la formazione delle nuove generazioni. Il settore aero-spaziale può essere un fattore determinante per promuovere l’economia “green” e concorrere alla transizione digitale. Negli ultimi tempi la corsa allo spazio ha perso gran parte delle sue connotazioni ideologiche e sempre più le piattaforme spaziali iniziano a produrre importanti ricadute in campo economico, industriale e sociale. Il primo settore spaziale a diventare appetibile dal punto di vista economico è stato quello delle Telecomunicazioni (TELCOM). Attualmente le imprese che oggi operano nel settore TELCOM nel mondo fatturano più di duecento miliardi di dollari all’anno. Un secondo settore che oggi è in piena evoluzione e sta raggiungendo livelli di maturazione economica ormai consolidata è quello della navigazione satellitare (GNSS). Dopo il GPS degli anni 90, sono arrivati il sistema russo GLONASS, il BEIDOU cinese ed il GALILEO europeo moltiplicando le applicazioni e promuovendo la sua diffusione di massa. Ad oggi abbiamo circa due miliardi di dispositivi GNSS in circolazione nel mondo e si pensa di arrivare entro pochi anni ad averne 7 miliardi. Il GALILEO è un sistema che ha fortemente voluto e finanziato l’Unione Europea e si sta rivelando più performante dello stesso GPS. Si pensa che entro pochi anni girerà intorno ai sistemi di navigazione un giro di affari di qualche centinaio di miliardi di dollari. Il successo dei sistemi GNSS è legato al loro abbinamento con i dispositivi di telecomunicazione, come gli smartphone, per fornire servizi di massa di localizzazione in tempo reale. I sistemi GNSS poi oggi vengono usati per il monitoraggio di aree sismiche e frane, per l’erosione delle coste, lo studio del livello del mare, perla meteorologia operativa, l’agricoltura di precisione e, soprattutto, si sta rivelando un potentissimo sistema per il monitoraggio dei cambiamenti climatici. Un terzo settore di Space Economy con grandi margini di sviluppo è quello del telerilevamento satellitare (TLRS). Satelliti con a bordo sensori, solitamente rivolti verso il cielo, ma che, posti su piattaforme spaziali, vengono puntati verso terra per poterne catturare perfino il più impercettibile “respiro”. L’Unione Europea a tal proposito ha lanciato il programma COPERNICUS con le sue 6 missioni SENTINEL già in orbita. L’Italia sta svolgendo un ruolo decisivo e strategico nel settore con la sua missione Radar COSMO-SKY-MED (CSK) costituita attualmente da 4 satelliti ai quali se ne stanno aggiungendo altri 4. Dicevamo che è questo un settore che ancora non ha sviluppato appieno le sue potenzialità commerciali. Il fatturato attualmente è ancora di pochi miliardi di dollari eppure le informazioni in grado di fornire sono davvero straordinarie. Informazioni di grande utilità per la gestione dei rischi ambientali e per la gestione del territorio. Oggi l’abbinamento delle piattaforme spaziali come CSK o COPERNICUS, con i sistemi GNSS e TELCOM potrebbero far decollare definitivamente questo settore anche dal punto di vista commerciale.
Il nostro paese in questo ambito come si vede è ben attrezzato ed è ben attrezzato il Centro di Geodesia dell’Agenzia Spaziale Italiana di Matera che è nato proprio per sviluppare applicazioni nel campo delle osservazioni della Terra. Il NGEU rappresenta una imperdibile opportunità per fare del Centro di Matera un hub intorno al quale si potrà sviluppare un sistema imprenditoriale specializzato nel proporre applicazioni innovative che combinano Le Osservazioni della Terra (COPERNICUS-COSMO-Sky-Med) e la Navigazione satellitare (GALILEO). Un hub intorno al quale si possa creare un circolo virtuoso fra alta formazione universitaria (UNIBAS), ricerca e sviluppo e trasferimenti tecnologici alle imprese (cluster aerospazio) per un comprensorio territoriale che abbraccia almeno Puglia-Basilicata e Calabria. Sono modelli già implementati con successo altrove e centra quasi tutti gli obiettivi del NGEO, ivi compreso quello del ri-equilibrio territoriale.
Francesco Vespe, Pasquale Tucciariello - Federazione Popolare DC di Basilicata -
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